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F.A.Q. PATOLOGIE - Dr. Martino Vannucchi

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Quali sono le patologie più frequenti?
I DIFETTI REFRATTIVI
 
Si distinguono in miopia, astigmatismo ed ipermetropia. Questi difetti spesso sono impercettibili al punto da essere considerati fisiologici, a volte invece la loro presenza può determinare una ridotta acuità visiva, in questo caso devono essere prontamente corretti.
LA MIOPIA

Tra i difetti refrattivi la miopia merita un capitolo a parte. Infatti oggi sta aumentando a dismisura nella popolazione pediatrica, anche a causa dello stile di vita che sfrutta enormemente la visione da vicino.
Il classico sintomo di esordio è lo “strizzare gli occhi” o l’avvicinarsi alle cose.
Fortunatamente negli ultimi anni, invece che assistere passivamente alla progressione del difetto miopico destinato ad aumentare con la crescita, la ricerca ha sviluppato terapie efficaci nel ridurre questa progressione fino al 60%, in particolare la terapia ottica con occhiali a defocus miopico periferico e la terapia medica con atropina collirio allo 0.05-0.01%.
LO STRABISMO

 
E’ il mancato allineamento oculare che può essere fisso o intermittente e manifestarsi già alla nascita o comparire successivamente. In ogni caso è necessario prima di tutto correggere l’eventuale difetto refrattivo, individuare e trattare se presente l’ambliopia (occhio pigro) e in alcuni casi ricorrere alla chirurgia.
L’AMBLIOPIA

L’ambliopia (più comunemente detta occhio pigro) identifica tutte quelle situazioni in cui vi è una ridotta funzione visiva di uno o di entrambi gli occhi. Ciò è generalmente determinato da un impedimento visivo di varia natura. La gestione prevede la correzione o la rimozione dell’impedimento visivo e l’eventuale terapia anti ambliopica con ad esempio la classica benda o speciali filtri.
L’OCCHIO ROSSO

L’arrossamento oculare merita sempre una valutazione oculistica perché può essere collegato a un’ampia varietà di patologie più o meno gravi: a partire dalle congiuntiviti di varia natura, alle uveiti (infiammazione interna dell’occhio). Somministrare colliri senza il parere di un oculista potrebbe risultare inefficace o addirittura peggiorare la situazione.
LA STENOSI CONGENITA DELLE VIE LACRIMALI

Accade quando una valvola all’interno del dotto nasolacrimale rimane chiusa anche dopo la nascita determinando lacrimazione cronica e congiuntiviti ricorrenti. La valutazione oculistica permette di fare diagnosi, valutare l’andamento ed eventualmente aprire il condotto tramite il sondaggio meccanico delle vie lacrimali.
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